E' un bel percorso nel "DNA" storico, che penso accomuni molti italiani...siamo un curioso ingranaggio, un risultato e un inizio in continuo moto, spesso indipendente dal nostro credo o volere. Piu' che lecito sentirsi un po' stanchi, osservarsi a distanza come corrosi ingranaggi.
il ritmo di questa tua poesia e' molto gradevole e segue il passo, credo, di un voluto distacco.
ciao,
S.
Grazie, noanoa. Sensazioni e concetto di fondo ben recepiti da parte tua. Del resto l'ingenuità di certi popoli, quello americano ad esempio, si spiegano a mio avviso con la loro "giovane età".
Ciao
Andrea
No..non ci credo Lamberto...del resto io "non credo più in niente". Io sospetto che il nostro tempo si snodi semplicemente fra gli anni che scorrono veloci e poi semplicemente finisca tutto..
Felice delle tempeste...ormonali o meno.. ;-)
Un abbraccio e...se un ci si sente più ti di'o bone feste, romanaccio! ;-)))
Andrea