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Pubblicata il 18/12/2003
Muore il giorno
ai vetri di nebbia
la mia voce tranquilla
che lavora ad un'aurea di luce
che passa e spira nella notte
di un'anima sola che lotta
........(anima mia la notte sarà breve).....
serrando il vento nell'acqua
di primo mattino
un'alba pura, in comune
questa terra a me strana
che insiste bellezza
di un perso incontrarti
la tua immagine amata
mutarsi in vago interiore miracolo
il lume che mi sostieni
le oscure gallerie dell'Io,
l'aria posa calma
con il suo selciato di stelle
i rovi che han tolto le spine
l'agrifoglio di Natale
d'un sapore di frutto
mi pare mi chiami
ad una fonte di occhi
d'amore..........
un sonno
nel focolare coperto,
dov'è corolla, di casa lontana,
silente.
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.. NELLA SUA TRISTEZZA, E' UNA DOLCE SERA...DAINA

il 18/12/2003 alle 16:08

"Muore il giorno
ai vetri di nebbia
la mia voce tranquilla"...
mi sono incantato su questa immagine, e la sensazione mi ha accompagnato per tutta la poesia.
Molto bella, complimenti e un caro saluto
Axel

il 18/12/2003 alle 16:11

sì.....

:-)

ciao
Sulphur

il 18/12/2003 alle 16:45

grazie Axel....forse le cose migliori vengono quando si è sereni.....

un caro saluto di cuore
Sulphur

il 18/12/2003 alle 16:48

molto bella,morbida serena ,scivola piano come fiocco di neve ...e si posa sul cuore..

il 19/12/2003 alle 09:49

onorato di un così bel commento

ciao
Sulphur

il 19/12/2003 alle 09:57

l'ho assaporata e bevuta come un'assetato si china sull'acque chiare di sorgente pura...e' in se fonte di di dolcezza e di piacere...
grazie amico..grazie
Luna

il 19/12/2003 alle 17:29

....quante volte questo bere insieme.....e poi ci siamo ubriacati! Vero?
Non potremo mai ringraziarci abbastanza perchè non sappiamo dove il nostro vino inizia ad esserci "fatale"......semplicemente ci scorre.....

:-)
Sulphur

il 22/12/2003 alle 08:22