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Pubblicata il 16/12/2003
Piangerò il domani
scivolato su patina amara
di marzapane e arsenico
ma se son ritto al precipizio
suggendo brani di mare
e di colore liquido
non volgerò le spalle
all'orizzonte
Se ondeggia il mio universo
no
non proverò vergogna
dell'Abisso
che a sbatter l'ali della mente
non può volar
che l'anima
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Poesia che si distende fiera in ricca poetica...per poi raccogliersi tra le braccia sicure degli ultimi tre versi, sull'orlo di un paventato abisso, a sfatare le insinuanti umane paure. Mi è piaciuta quell'anima con le ali, caro Andrea! :-)
Un forte abbraccio e un caro affettuoso augurio.
Max

il 16/12/2003 alle 17:18

Ecco perchè è bello scrivere. Ecco perchè è bello seminare le messi della propria anima se c'è chi è così sensibile nell'osservarne i frutti.
Un caro abbraccio e tanti auguri a te, carissimo Max.
Andrea

il 16/12/2003 alle 19:00

La magia di questo tuo "abisso"
sta nel saper andare al di là la scrittura
e, seppure in bella forma
emerge l'animo non detto
quel sentire nascosto oltre le parole

un abbraccio d'aquila
red eagle

il 16/12/2003 alle 19:17

Emerge....ma non troppo, spero ;-)
Grazie, Red.
Un abbraccio d' Uomo
Andrea

il 16/12/2003 alle 20:30

Grazie, Dindolina. Hai colto un'aspetto importante. La paura d'essere se stessi, spesso nasce nel confrontarsi con i modelli che il mondo ci impone. Riusco a superarla ? A volte si, a volte no ! ;-)
Un bacione
Andrea

il 17/12/2003 alle 09:01