PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/12/2003
Otto del mattino i soliti
Saluti frettolosi sulla porta
Il tempo incalza
I figli presto da portare a scuola
Il parcheggio è pieno come un uovo
Quello stronzo che taglia la strada
Ma la freccia dove l'hai scordata?
Finalmente fuori piove
"Dove hai lasciato la cartella?"
La giornalaia ha sbagliato
A darmi il resto di nuovo
Di nuovo in macchina
La coda al semaforo
Ma non voglio lavare i vetri
Con tempo simile!
Attento a quello scooter
La tangenziale bloccata
Il tergi che non funziona
Mi devo ricordare di cambiarlo
Mi devo ricordare la cambiale
Fantozzi era un dilettante
Ancora lavori in corso
Possibile che le ruspe
Girino proprio a quest'ora?
Ma questi parcheggi
Dove li hanno nascosti?
Forse ce la posso fare
Mancano ancora tre minuti!

L'ombrello ha un'asta rotta
E sbatte continuamente
Con la testa camminando
Una scarpa slacciata
Mina in continuazione
Un equilibrio già instabile
L'impermeabile dozzinale
Sul mucchio dell'attaccapanni
La giacca spiegazzata
Si impiglia in tutte le porte
E il giornale molle di pioggia
Finalmente sbatacchiato sulla scrivania

Ma un pubblico
Indifferente
Non applaude a questo
Numero impossibile
Quotidiano
Di un ordinario impiegato
Saltimbanco.
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