si...è molto commovente, sai perchè? perchè questo non vedente non vuole vedere la realtà... in effetti la vista c'è.. ma non sa ancora usarla. Era una specie di metafora...un invito al risveglio. La compassione verso questo tipo di "non vedenti" nasce dal fatto che i veri non vedenti hanno più "sensibilità" .. Te lo assicuro.
Ti ringrazio per l'attenzione che mi hai rivolto...
ac
Un invito appassionato a non oltrepassare con lo sguardo le meraviglie e i privilegi che quotidianamente abbiamo sotto gli occhi ma che non riusciamo più a vedere. Un invito a mettersi in comunione, a stabilire relazioni a... non essere così ostinatamente ciechi. Il tuo, Albachiara, è un invito che condivido, sottoscrivo e rilancio con gioia...
un abbraccio d'aquila
red eagle
grazie red eagle...soprattutto un invito a ristabilire la comunicazione con se stessi (senza false visioni esteriori) che furbescamente tendiamo a rimuovere per autoprotezione...e tutto il resto scivola sopra armonicamente!
grazie di cuore
ac
dunque..........dovreste mettervi d'accordo.... di là si dice...' non avere paura'...di qua ...'invito alla paura'.... insomma devo avere paura oppure no?
.-)
F.
Bella metafora, in effetti il male più grande dell'uomo, la vera blasfemia, è la cecità volontaria alla Conoscenza, il pensare che certe cose non "interessino" o siano per un'altra specie di "alieni"...
Un abbraccio
Axel
Molto ironica, questa poesia ( se l'ho ben compresa ) e, del resto, non c'è peggior cieco di colui che non vuole vedere. Bacione a te.
Michele
Bella e forte questa poesia,colpisce dentro e fa pensare.Si ricollega alla mia ultima,l'epitaffio per uno spirito(Malcom)che ha condotto questa lotta che lo ha portato al suo dissolvimento per poter rinascere in nuova forma.
Un bacio ed un abbraccio.
Riccardo