Arrivo!
E-con la penna in mano,
Quando arrivo, scrivo.
E se scrivo, graffio.
E se graffio versi
Quasi sempre penso.
Sverno tra i miei graffi
E di graffio vivo.

Son-un-pò stranito
Dal guardar poesie,
Che dagl’altri scritte
non son mai graffiate,
e da molti colgo
Vengan giu’ buttate
Come carta a peso.

"Ma nessuno mai
che rilegga attento
Tutto ciò che scrive"?
Mi domando spesso
Quando attento leggo.
"Forse un mio pensiero
Val di più degl'altri"?
No-io-non lo credo.

La poesia va scritta
Quando il cuore chiede.
"Ma potra’ mai il cuore
Domandarvi sempre"?
A voi certo-si
Ed’è un-cuor speciale,
Ma non fa graffiare.

"Ma se scrivi e graffi
il tuo non graffiare,
Come puoi pensare
di poter lasciare
Qualche cosa a quelli
che volean pensare,
Vi domando"?

Se tu amico mio
nel-gran scivolare,
Non hai messo il cuore
E non-hai riletto
Senza penso e scrivo
e magari graffio,
io-qui resto sasso
non rileggo e passo

Che stagione vuota
di paesaggio strano
che mi da la vita,
senza mai lasciarmi
se non pochi sprazzi
di passaggio saggio
letto tra gli amici.

"Ma gli amici miei
son-tutti poeti"?
O io son tra i pochi
Che tra notte e giorno
Mentre sverno e leggo
Solo resto scosso
Penso scrivo e graffio?