PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/12/2003
Volti stranieri e genovesi,
Dialetto stretto... tra loro,
Ghette, "gilè", pagliette e cipolle,
Baffetti e curiosità.

Tribune scoperte e panche di legno,
Allineate.

Ombrelli aperti riparo al sole,
Giacche piegate sopra la spalla,
Vestiti "buoni" della domenica,
Coccarde colorate.

Sedie da casa su bordocampo...
Di gesso a tacco segnato.

Terra battuta, polvere e caldo,
Volo lontano di primo pallone,
Cuoio a strisce cucito a mano
Già perso nel fiume.

Grida inglesi urlate sul campo,
Periferia... città.

E qui da domani, come da sempre,
Banchi e odori di frutta e verdura,
Mulo legato... al palo di porta
Immobile e assente.

Ma oggi e’ portiere camicia diversa,
Piegato-teso e attento

Camicie a quarti, bianche e blu chiaro,
Quarantaquattro piedi nel campo
Scarpe smesse, magari spaiate.
“passa la palla... Daiii!!"

Urla incitanti e reti inviolate,
Brusio e imprecazioni.

Poi, d'un tratto... un istante, che vola nel tempo,
“dietro al pallone” che gonfia la rete,
Tiro d’istinto, antico e primo,
rete al "fulmicotone".

Ed è un boato, il primo... che strano!?
Da fuori... qualcuno... domanda.

Ma dentro, cappelli e sedie per aria,
salti di gioia, la gente ch' esulta,
Il giardiniere, laggiù il portuale,
Quì il falegname e l’armatore,

Baccano d’inferno, tutti s’abbracciano.
_“Ecco perche’ tornerò”…

L’uomo e il cappello in aria tra i salti,
_“Il punto e’ nostro”?_ domanda al vicino
_"Certo che è nostro"_ "si chiama rete”_
“Ma aspetti che-non è finita”

_E guardi: _"arriva altra gente, da fuori”_
_"... si resta in piedi".

Un secolo-alla fine, pomeriggio estivo.
Tra “Genoa Cricket and football Club”,
La “Ginnastica torinese” in maglia bianca
Fermo è un ricordo...

La squadra di Spensley, l’antesignano,
“Il Dottore", l'inglese.

E domani, “tutti al lavoro”.
Primo scudetto, primo goal italiano,
Fotografia dal tempo che scorre
Milleottocentonovantotto

Vedo... davanti alla scuola, i bambini,
Che giocano... al pallone.

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Cronaca insulsa, senza nessun pathos poetico.

il 14/12/2003 alle 10:56

Una poesia indubbiamente singolare, non tanto per la tematica quanto per lo stile, frammentato in piccoli fotogrammi, come tessere di mosaico che servono per dare, alla fine, l'immagine esatta. Una poesia originale, che a me, personalmente, è piaciuta. Un saluto a te.
Michele

il 14/12/2003 alle 14:57

grazie michele e scusami se non mi butto subito nelle letture di altri compreso te ovviamente, ma sto cercando di capire come funziona questo sito

il 14/12/2003 alle 16:51

Ciao fabio e benvenuto....
Per quanto riguarda la tua poesia devo dire che in effetti da l'ìdea di una cronaca fredda..
A quei tempi il calcio nasceva e con esso anche le prime emozioni d'un gioco che avrebbe perso col tempo (purtroppo) tutto lo spirito per cui è nato.
Un caro saluto e di nuovo benvenuto
;-)
M'

il 14/12/2003 alle 20:00

ciao ale
be' si da' il caso che io sia oriundo a sampierdarena in realta' sono di borgoratti e come te che sei in quel della valbisagno le nostre origini calcistiche non possono essere altro che rossoblu.
comunque devo dirti che quando ho scritto questa non l'ho scritta con il cuore rivolto al genoa quanto ad uno spezzato che a sentire altri commenti non e' proprio il massimo... mi piacerebbe che qualcuno mi offrisse un'alternativa al pathos che io non ho lasciato secondo loro.
peccato che molti commenti si fermino mi piacerebbe guardassero oltre.
prendo e porto a casa in genere, come faccio adesso.
pazienza.
ciao fabio

il 15/12/2003 alle 02:11