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Utente eliminato
Pubblicata il 13/12/2003
su un rullo
gigantesco
accorpati vicini stretti
come carne da macello
erano lì
tutti
infreddoliti:

vestiti d'ombra
e pronti
ad affondare
ingoiando sporche luci.
ho freddo.

abbracciati
in disperazione di sguardi
proseguono
mascherando l'impossibile
pur d'aver ragione

rompendo gli specchi
dell'anima,
così,
d'istinto.

è orribile questo spettacolo
di anime rotte
che procede
per lo stesso sentiero
illuminato:
noia.

e gocciolo sangue,
dappertutto,
oddio!


che non sia anch'io..
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Poesia dell'angoscia e degli incubi notturni; di quelli dove la solitudine, il silenzio e l'abbandono sono i grandi registi.
Bella.
N.

il 13/12/2003 alle 19:19

il tuo verso mi dice che non lo sei.
ma non mi dice neanche il contrario.

il 24/01/2004 alle 18:08