ciao monnezza, era un pò che non ti vedevo in queste pagine.
e torni con questo canto struggente malinconico...e un tantino rabbioso. o sbaglio?
ti sei vestito per l'occasione da cronista di guerra.
anche te ne sei rimasto coinvolto, pur vivendo nel tuo mondo..
il figlio vivo...si può solo sognare
e ti deve bastare
per sopravvivere...
bacini
pattina
a parte la genialità de:
- l'idea del caffè
con la macchinetta che c'è
si fa quel che meglio si sa fare, tanto dopo si fuma lo stesso;
- il soldato del futuro
tecnologico militar biologico
che umano sembra kamikaze
ma pupazzo che esplode tra i pupazzi;
- l'incipit a se stante poesia;
- il tentativo mirabile di far capire il pericolo del momento storico;
- il riferimento al supinamento dei media;
- la chiusa speranza straziante;
- e la contorsioni poetica da sballo
a parte tutto
io
sono la tua musa
d'orgoglio
passo e chiudo
Kat
Non sei solo un reporter da un fronte, lapidario e immancabile, ma anche un poeta che avverte nella sua coscenza le nefandezze più o meno mediatiche e metabolizzate dal luogo comune e dalla morale imperante.
Ti leggo !!!
Sergio