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Pubblicata il 10/12/2003
Voci alle parole
seguono cantando amore
nei freddi
immoti stagni e ti specchiano
quando parlarti
è osservare quel che mi resta
dei tuoi riflessi.

Rimango così
ai bordi del tuo mondo
passeggiando con le ore
in assenze che ricarico
di volute solitudini.....
in ritardo alle sopraggiunte stelle,
al sole, alle miniere
di questa terra
che vuote mie mani lascia
di gemme e preziosi
ancora.....ancora dimoro
nella matrice
adiacente la luce
che spiraglia dal tuo canto
etereo.
Ho una povertà che non ho consumato
e un nome che non ho sprotetto
per averti accanto.

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forse i riflessi di un lago dorato dolce e di verde ombreggiato..non suscitano tremori, nel profondo del cuore"?
forse i riflessi di un'amore che di palpiti d'eterno si coolra, non riescono a suscitare, tremore nella luce dell'anima?

il 10/12/2003 alle 18:43

h....sì.......e molto di più.......forse sono stato frainteso. Quello che volevo comunicarti è una sensazione di "ritardo" ai sentimenti che mi coinvolgono, "ritardo" anche voluto, meditato da cose che vedo avvicinarsi, oscure, un mio essere distratto che non credevo m'appartenesse o forse suggerito dalle osservazioni, ecco perchè concludo con quel "Ho una povertà che non ho consumato
e un nome che non ho sprotetto"

Infine la tua amicizia purissima, sublimata e importante che mi protegge e che non mi sembra vera perchè "non posso averti accanto".

Scusami di questa sincerità, ma è con felicità di buoni auspici che te ne parlo.....nessuna tristezza, malinconia, solo fiducia in quello che riesco a inventarmi per placare questa "sete"........di te

c'è una costellazione di baci che t'attende nel cielo, questa notte!

:-)

il 11/12/2003 alle 09:16

grazie occam dell'incoraggiamento.......


abbraccioni anche a te

Sulphur

il 11/12/2003 alle 09:18