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Pubblicata il 10/12/2003
Carezza il nero drago
ucciso dalle tue mani
tagliate e poi forgiate
dalla più incandescente lava:

potenza del riscattato dormiente.

Senza sete è la bocca
senza fame lo stomaco,

privi di vista
gli occhi
scorgono l'oasi trasparente
presso cui riposa
il combattente
asserragliato
dietro barriere
cedevoli al semplice soffio
che da Levante ritorna a Ponente

senza sete è la bocca
senza fame lo stomaco

abbraccia il nemico
decapitalo con amore
cingilo con l'alloro
della tua comprensione
cospargilo col seme degli angeli
e riconosci in esso
solo te stesso

solo te stesso

senza sete
sarà la bocca
senza fame
sarà lo stomaco

leggera l'anima.



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Simbolica e goethiana al punto giusto, caro Francesco.
E l'anima leggera si appaga, riconoscendo comuni fratellanze di idee.
Un caro abbraccio
Er

il 10/12/2003 alle 08:16

Ultimamente mi capita, spesso, di scrivere cose così di getto e senza alcuna ragione apparente. Poi le rileggo e scopro che, invece, i simboli sono tanti. Questa è una di quelle.
Contento del tuo passage.
A toi
i(a)o

il 10/12/2003 alle 18:34