Straniero in ozianti meriggi
Concilio l'attesa col sogno
Di lande schiarite dai raggi
Vibranti d'un giovane sole.
Virgulti s'assommano avvinti
Di dentro tentando la vita
Reggendosi a scarne pareti
Ornate d'appese visioni.
Sperduto nel mosso scompiglio
Del mare che avanza e risucchia
M'aggrappo con funi a quel foglio
Macchiato da strani arabeschi.
Scontando fallacie future
Rimango com'ombra in soffitta
Tremando alla luce danzante
Di torve candele morenti.