Questo odioso spigolo di sonno,
Distacco scuro d'ovatta,
La trattiene come per vederla arresa.
Perde sangue pianissimo, ferma accanto alla porta,
Le braccia rigide senza posa
per il primo scatto di un dio strabico.
Sotto il pavimento sporco del bagno pieno d'acqua,
E' il mio turno per divertirvi.
Lingua blu-ruvido su sorrisi furiosi,
Sono sicura almeno di questa stanza?
Il pavimento è pur sempre immobile.
La lampada resta l'ultima luce utile.
Ho dormito lì, nel vicolo,
nella piscina delle sue lacrime blu.