Gli addii sono saluti odiosi e non dovrebbero mai verificarsi, se potessimo modificarli in distacchi momentanei conosceremmo il segreto della vita e non esisterebbe sofferenza.
Un addio momentaneo,
l'apetta Giulia e la signora Vita.
la mia apetta preferita non poteva che giungere carica di saggezza e di dolcezza..
Ave
LUna
" ... e questo sferragliare
è la mia anima,
a strapiombo
sopra i ciottoli
del mare.
Mare in tempesta,
spumoso,
grigio
come gli occhi di
un gatto
abbandonato
sulla spiaggia... "
Splendidamente metafisica questa tua, con la stazione, a volre simboleggiare il nostro punto di arrivo terreno e, contemporaneamente, la nostra partenza da questo mondo... non so se ci ho preso, ma mi sembra che questa tua stupenda lirica possa essere degna prosecuzione ( se non altro ideale ), di quell'altra tua bellissima poesia,che hai pubblicato un paio di mesi fa, intitolata " Il transito ". Bacione grande a te.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.
he, si Michele...ci hai proprio preso...in questi giorni di umida nebbia mi sono ritrovata in una stazioncina vicino al mare (MOnterosso, alle cinque terre, che spero conoscerai...perche' e' troppo bello ed e' un bel dono per ogni cuore di poeta..)e il rumore dei treni e il mare che giungeva spruzzando sale...mi hanno fatto pensare alla vita ed alla morte, e l'ho scritta li'..su una panchina del lungomare..assente e presente a me stessa...
ma quante cose vedi, con i tuoi occhi lontani!
al grande piacere di presto leggerti
LUna
Smack grosso a questa poesia e da un finestrino che va correndo via nella nebbia...vengo a sciogliere la treccia?
Un saluto col fazzoletto al vento...ciuff...ciuff..ciuff...
Cesare
mi hai fatto ricordare tante belle e brutte cose....le stazioni hanno sempre un loro fascino come i porti....sono gli avamposti della lontananza. Io ho bazzicato molte stazioni piccole piccole come tu dici, ma una in particolare mi rimane sempre nel cuore perchè in estate è animata da moltissime rondini che giocano a rincorrersi sui binari come fanno quando si abbassano sul pelo dell'acqua per bere....la campanella è ancora di bronzo e le avvisa tutte quante di riparare nei nidi come fanno appena rintocca freneticamente....
bella davvero questa tua poesia
ciao
:-)
Splendida questa tua, come splendido è il commento di Michele, a cui mi associo (rischio di giocarmi la carriera per plagio...)
Com'è dolorosa questa tua, come sono dolorosi gli addii... momenti così pieni eppure che suonano così vuoti, pieni solo del rumore di un cuore che si frantuma...
che dolce saluto fazzolettato....ma a sciogliere la treccia ..sei poi venuto?
mika ti vidi..miiiiiiiiiiiii
saludosssssssss
Luna
splendido e dolcissimo commento..mi hai portata con te nella stazioncina delle rondini e le ho ascoltate garrire e frusciare per poi dileguarsi in un refolo di vento...
grazie
un besito
il rumore del cuore che si frantuma negli addii...magica cosa hai detto che ritorna come musicalita' sopita...
Apresto ritrovarti, amico!
Luna