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Pubblicata il 05/12/2003
Gli addii,
alle stazioni languenti,
dove crescono ciottoli
soltanto, bruniti,
e dure vie di ferro,
rugginose..
Gli addii,
e sanguina il cielo
di dolenti voci,
nelle domande
che risuonano vuote,
nelle risposte che
corrono, come il treno
fosse gia partito,
e uno sferragliare
sommesso si facesse
univoco con la voce
distratta,del mare...
come se avesse,
nella nebbia fiorita,
rumori indistinti
di malinconia a gravare.

Anima mia,
che lontano con te
mi porti via...
che il mio sorriso spezzi
in una treccia di vento,
e ti s'avvolge sul cuore..
Anima mia,
che ti prendi le mie mani
come stinte farfalle
e che dolenti vanno
volando ,con te
nella nebbia dei giorni
silenti...lontano...
Lontano....
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Jul

Gli addii sono saluti odiosi e non dovrebbero mai verificarsi, se potessimo modificarli in distacchi momentanei conosceremmo il segreto della vita e non esisterebbe sofferenza.
Un addio momentaneo,
l'apetta Giulia e la signora Vita.

il 05/12/2003 alle 15:42

la mia apetta preferita non poteva che giungere carica di saggezza e di dolcezza..
Ave
LUna

il 05/12/2003 alle 16:07

" ... e questo sferragliare
è la mia anima,
a strapiombo
sopra i ciottoli
del mare.
Mare in tempesta,
spumoso,
grigio
come gli occhi di
un gatto
abbandonato
sulla spiaggia... "

Splendidamente metafisica questa tua, con la stazione, a volre simboleggiare il nostro punto di arrivo terreno e, contemporaneamente, la nostra partenza da questo mondo... non so se ci ho preso, ma mi sembra che questa tua stupenda lirica possa essere degna prosecuzione ( se non altro ideale ), di quell'altra tua bellissima poesia,che hai pubblicato un paio di mesi fa, intitolata " Il transito ". Bacione grande a te.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 05/12/2003 alle 16:57

he, si Michele...ci hai proprio preso...in questi giorni di umida nebbia mi sono ritrovata in una stazioncina vicino al mare (MOnterosso, alle cinque terre, che spero conoscerai...perche' e' troppo bello ed e' un bel dono per ogni cuore di poeta..)e il rumore dei treni e il mare che giungeva spruzzando sale...mi hanno fatto pensare alla vita ed alla morte, e l'ho scritta li'..su una panchina del lungomare..assente e presente a me stessa...

ma quante cose vedi, con i tuoi occhi lontani!
al grande piacere di presto leggerti
LUna

il 05/12/2003 alle 17:49

Smack grosso a questa poesia e da un finestrino che va correndo via nella nebbia...vengo a sciogliere la treccia?
Un saluto col fazzoletto al vento...ciuff...ciuff..ciuff...
Cesare

il 05/12/2003 alle 20:03

mi hai fatto ricordare tante belle e brutte cose....le stazioni hanno sempre un loro fascino come i porti....sono gli avamposti della lontananza. Io ho bazzicato molte stazioni piccole piccole come tu dici, ma una in particolare mi rimane sempre nel cuore perchè in estate è animata da moltissime rondini che giocano a rincorrersi sui binari come fanno quando si abbassano sul pelo dell'acqua per bere....la campanella è ancora di bronzo e le avvisa tutte quante di riparare nei nidi come fanno appena rintocca freneticamente....


bella davvero questa tua poesia

ciao
:-)

il 05/12/2003 alle 22:20

nel cuore rimane come odore di fumo e di maestrale
ADL

il 06/12/2003 alle 10:11

Splendida questa tua, come splendido è il commento di Michele, a cui mi associo (rischio di giocarmi la carriera per plagio...)
Com'è dolorosa questa tua, come sono dolorosi gli addii... momenti così pieni eppure che suonano così vuoti, pieni solo del rumore di un cuore che si frantuma...

il 08/12/2003 alle 23:53

che dolce saluto fazzolettato....ma a sciogliere la treccia ..sei poi venuto?
mika ti vidi..miiiiiiiiiiiii

saludosssssssss
Luna

il 09/12/2003 alle 15:59

splendido e dolcissimo commento..mi hai portata con te nella stazioncina delle rondini e le ho ascoltate garrire e frusciare per poi dileguarsi in un refolo di vento...

grazie
un besito

il 09/12/2003 alle 16:03

:-)

il 09/12/2003 alle 16:09

il rumore del cuore che si frantuma negli addii...magica cosa hai detto che ritorna come musicalita' sopita...
Apresto ritrovarti, amico!
Luna

il 09/12/2003 alle 16:19