Carissimo ZORDOZ....i tuoi ricordi hanno risvegliato
i miei che hanno molte cose in comune con i tuoi....
Belli quegli anni... pieni di niente....ma in quel niente c'erano i nostri sogni...i nostri desideri le notre prime esperienza amorose ,le prime gioie e ....i primi dolori.
Bellissimi quegli anni e....bellissima la tua poesia.
GABRIELA.
Quanti ricordi rievoca la tua bella poesia......un tuffo nostalgico nel passato!
Ciao, Carmen
Gabriela
sai a volte ho paura che il ricordo diventi un pò il rifugio e la giustificazione in cui immergersi, ed altre invece lo vedo come quello che è il percorso che ci ha portato ad essere come il presente ci trova..
Grazie per i complimenti e per avere rivisiatato il ricordo con me!
Sergio
Un tuffo nei colori negli odori e nelle atmosfere del passato sì, un po di nostalgia ma tanta tenerezza e
semplicità forse è questo che mi rimane di più la mancanza di ipocrisia, ma si sa che i ricordi sono spesso uno specchio che modifica le immagini di riemando,no?
Sergio
I miei racconti.... sai mi fa piacere che tu abbia collegato questi ed altri miei versi a racconti.
Io penso che raccontare e raccontarsi sia uno stimolo incredibile per capire e cercare e continuare il cammino continuando e costruire ricordi passo dopo passo...
Grazie
Sergio
sicuramente hai molti ricordi...e leggendo c s potrebbe commuovere...però nonostante esprima molto e nn sia niente male non m ispira il modo d scrivere...nn la prendere come offesa è solo un piccolo consiglio cerca di ricordare in modo + intenso...cmq è buono!ciao
Nessuna offesa Spikejam, anzi..
una critica costruttiva è senza dubbio stimolante ed utile.
Grazie
Sergio
:-) ok sergio .......non vedo l'ora d leggere le tue prox belle poesie:-)
by alessandra
Un testo unico, magnifico irripetibile caro sergio, che casualmente ho scoperto, e con gioia immensa a lettura finita...musicale e così fresco, comela posia è capace di incastonre i ricordi sulla schiena del tempo e lasciarli li a brillare per ripescarli nel futuro, quello buio a volte in cui ritrovare la luce della semplicità e della gioia...tra l'altro ho imparato 2 nuove parole leggendoti "smegma" e "implume"...utilizzati poi in modo sublime, con tutte le analogie possibili...ammetto inoltre che mi hai fatto rivivere le estati delle elementari, le uniche estati davvero belle che ho avuto, nei richiami così simili nella festosità così limpida, e nella scoperta di tutto...un altro ricordo è invece più scolastico ed quando in terza media lessi per la prima volta questi versi "I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno/ sono altrove lontano più lontano della notte7più in alto del giorno/nella luce accecante del loro primo amore" io non sono un estimatore di Prévert, ne riconosco la grandiosità ma non è nelle mie letture preferite, tuttavia questa e altri pochi suoi versi mi sono entratinel cuore con la loro semplice erità, così come i tuoi di questo testo...i ricordi hanno il tono spesso del rifugio, tuttavia se diventano un rifugio di meraviglie che possano portarci a realizzre un presente migliore, sono fruttosi e importanti, e non solo un rimando per sfuggire a qualcosa...ma divengono base per costruire...infine a coronare il tutto ti lascio un verso di una canzone interpretata dalla Mannoia(poche canzoni di lei mi piacciono ma le poche le ritengo belle): ...quel sorriso in tasca largo ed in credulo, quanti bimbi e cani avevi intorno e che chiasso di colori al tramonto, e i ricordi si confondo là dove non vorrei, le memorie poi s'increspano e non so più chi sei...con la voglia di voci e di persone seguendo fantasmi d'amore, i nostri fantasmi d'amore(I venti del cuore).....perdonami la lungheza e i mille richiami, magari inutili magari eccessivi...ma davvero è un testo che mi ha presto e più mi lascia...un abbraccio a te e al tuo scrivere, ciao sergio, andrea^^
I ragazzi che si baciano contro le porte della notte......eccome se conosco quei versi Andrea, li ho sbranati con gli occhi avidi di tutto quello che era sentimento e che lo era come io lo avvertivo aspro lontano difficile meraviglioso, ma quella parentesi di me è successiva a quella che in questi versi ho tentato di fermare, come immersi in una resina che il tempo trasmuta in ambra, preziosa e vivida. E' questa una magia che la scrittura porta con se quella di riuscire a sugellare il momento e di ritornarlo poi fragrante e lucciante ad ogni nettura nel tempo e nello spazio. Si, io le ricordo sempre quelle estati che si sono fuse dentro me e che mi hanno fatto così come sono senza,troppe pretese, ma cin la voglia ancora di dire... Grazei Andrea per le tue calorose parole, sergio