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Pubblicata il 04/12/2003
Goliardico il mio seme
che rimprovera il tuo sogno.
Solo come l'ape
regno sul mio popolo.
Piccola insofferenza
grande veemenza
opero e raccolgo
i frutti della dispersione.
Rispondo delle mie facoltà
all'interno di questo inferno
odoro
lo zolfo
della mia inesattezza.
Come un serpente mi aggiro nella mente
sono fatto di cera e sangue
rapace come tanti.
L'aquila regna sovrana nel suo mondo
io regno nel mio.......
Cameriere portami il pass
per l'inferno virtuale
dell'anonimato animista.
Sorrido
e inietto il mio camaleontico fluido
alcool nelle mie arterie
è passato tanto tempo.
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