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Pubblicata il 04/12/2003
D'incarnato diafano,
viola gli occhi,
fil di seta i capelli.....

Dentro il viscido dedalo
della città di Ferroefuoco
imbronciata camminava,
le ballerine felpavano i passi suoi
tracciando il sentiero
nello Zodiaco Celeste
conducendola leggera
verso il Verdearanciobosco.
E venne il giorno,
ed è sempre il giorno,
della riscossa,
della presa di coscienza,
quando il cuore palpita
comandando alla bacchetta
d'incantare intere foreste
tracciarndo sogni
tra le consapevoli aridità
che mai più nasconderanno
l'essenza delle cose
che per prime
ci fanno danzare
dentro un cerchio
di zucchero a velo.
Adesso,
Sull'inferiore labbro,
rossa e dolce gelatina,
poggiano come cuscini,
per poi prendere il volo
come gabbiani d'avorio,
le magiche formule
del suo grande cuore
che colpi e ferite
subì e sconfisse.



Per Stef, fatina di zucchero a velo, mia Fragliemusa. LUV U


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