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Utente eliminato
Pubblicata il 04/12/2003
Debole anima mia,
forte un tempo delle tue certezze.
Ascolta questo lamento notturno
echeggiare nella mia testa malata.

Pensieri rallentati
come il passo di uno storpio,
equilibrio instabile
brucio condannato nel mio rogo.

Chiudo per un attimo
la porta all`irrazionale.Ragiono.
Bere il sangue del mondo,
vuole il mio intelletto.Il mio dolore.

Ero desto o dormivo?
Allucinazioni di dicembre,
gelano i miei occhi tristi
come un barbone l`ultimo dell`anno.

La penna mi cade.Ho voglia di fumare.
Vizi,solo vizi,fino a farmi soffocare.
Raccolgo la mia penna è notte tarda.
Scrivo che spegnerò la luce.Buio.
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Ancora - 04.12.2003

Non smettere la lotta
e quando tutto appare buio,
tu,non ti voltare dall'altra parte
Non lo senti il tuo cuore che batte?
non le senti le voci della notte?
Restano poche ore al giorno
questo lo sai...E tu non temere
perchè tra mille ombre
che anche questa notte si stagliano
tra pareti d'oblio troppo strette intorno
troverai ora quel leggero soffio
che chiama a gran luce...
Speranza che verso la salvezza conduce
Forza che fa raccattare i pezzi
di una vita che cerca futuro...
Ancora

Poe

il 04/12/2003 alle 22:18