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Utente eliminato
Pubblicata il 03/12/2003
Elena amor mio,
ascolta le parole del tuo Menelao.
Che mi facesti becco
col rampollo di Priamo,
il prode Paride dal
ricciolo d'oro.
Con la forza o con l'amore
ei ti cinse la suo petto,
e fuggiste alla mia disperazione.
Furono anni di vendetta e di sangue,
finche' alla mia corte tornasti,
venerata come Dea.
Solo un dilemma
tormenta ancora le mie notti,
quando il vento ulula,
e la sora luna
troneggia in cielo.
Perche' appellamo
Troia la citta'?
quando la puttana casomai,
eri tu???
Misteri della storia.....



Okkam.
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cazzate si . . . ma classiche :-)

il 03/12/2003 alle 14:40
Jul

L'hai fatta leggere a Luciano De Crescenzo?
Baci,
jul

il 03/12/2003 alle 18:31

per fortuna non me la sono persa, amico mio carissimo... questa "cazzata" storicamente mitologica mi ha proprio dischiuso le labbra... in un sorriso!! Mi ci voleva proprio in questa mattinata non splendida!!
Baciottoni dischiusi e tenerissimi per te,
archetto di lece colorata... un pò stinta (?)

il 04/12/2003 alle 11:24

per fortuna non me la sono persa, amico mio carissimo... questa "cazzata" storicamente mitologica mi ha proprio dischiuso le labbra... in un sorriso!! Mi ci voleva proprio in questa mattinata non splendida!!
Baciottoni dischiusi e tenerissimi per te,
archetto di luce colorata... un pò stinta (?)

il 04/12/2003 alle 11:24

Questa bisogna raccontarla a Omero!
Ciaooooooooo, Carmen

il 04/12/2003 alle 14:07