Si dirada lentamente
la tua lucerna
dalle nebbie.
Infliggi
piccoli passi
alle tenebre
che sobillano
guizzi di luce.
Mi smarrisco
con lo sguardo
a cercar di rovesciare
i teneri bordi
dei tuoi sogni
sollevare il fine madrigale
che cela
le finestre di cielo
intarsiate
sul tuo petto.
Sapessi quale
filo tirare
quale sottile brivido
riportare alla luce
quale corda
di cetra andalusa
pizzicare
quale incendio
scorgere
alle tue finestre
quale mano
dissipare
dalla polvere
quale profumo
rinvenire
sulle sponde
del tuo giardino
quale squarcio
di cielo
incollare
al tuo sorriso.
Io cavaliere del vento
in groppa
a destrieri
di nuvole audaci
sospingo
il fiato delle parole
sotto il pergolato
che t’accoglie
e mi piego
alle pendici
delle tue dita
nel silenzio
della festa
nei suoni attutiti
a sorbir profumi
ad accarezzar
lenzuoli di nuvole
leggere
che scendono
e si accalcano
alle tue ciglia...