La sento,
con la sua falsa
leggiadria,
svolazza
nel mio cuore,
e nella mia mente,
fino a toccare
-possedere-
la mia anima.
Sono piena
di Lei
-il vino di bacco,
il nettare degli dei...-,
e come ubriaca
vago
-il mio corpo-
-la mente-
in strade tenebrose,
proibite,
attraverso
mari insidiosi...
E nel frattempo
non sono in altro posto
che rinchiusa,
qui dentro,
prigione
d'orgoglio,
e di paura
- e di finzione.