PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/11/2003
Filippide
emerodromo
che altro non è
che uomo
che correre sa
tutto un giorno
leggenda lo vuole
portatore di vittoria
che ansimando la missiva
muore

vita dura dei postini
dell’antichità

oggi i tedofori
fiaccole sudate
tra meridiani
e paralleli
planisfero
girando
pax in terra
staffettano

la vita

nell’anniversario
il primo
della guerra preventiva
un mese dopo finita
e dopoguerra
a sangue spargere
infinita goccia

la morte

è in questa primavera
la speranza
del cessate il fuoco

anche se
dice la storia
d'era nuova
che la guerra
da sempre
ha bloccato i giochi

e ancor’oggi
mai s’è visto
il contrario

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E' verissimo, abbiamo esempi recenti di boicottaggi olimpionici da parte di vari stati... nell'antichità, ai tempi di Filippide, accadeva il contrario. Ogni guerra veniva sospesa durante le olimpiadi... bellissima poesia, ironica secondo tuo costume e piacevolissima a leggersi.
Bacione a te.
Michele

il 01/12/2003 alle 17:40

la storia antica, benché cruenta aveva un sorta di nobiltà che è stata via via dimenticata, per questo devo ringraziarti perchè nel testo c'è infatti una imprecisione che tenterò di rimediare.
ti bacio
molto affettuosamente
Kat

il 01/12/2003 alle 20:40