PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/11/2003
Giorno distratto
Della mia esistenza
Vuota di te.
Non un alito di vento
A scompigliare pensieri
Neri.
Solo stelle lontane e immote.
Un cielo freddo ed assassino.
Mi sento inutile
D’esistere.
Affetto
Una mela
Carezzo
La sua buccia rossa, liscia e deliziosa
Annuso i suoi aromi interni
Tra semi neri persi
In ampolle di desideri scoperti.
Mastico adagio
Assaporandone il sapore intenso
Quasi di carne
Plasticando liquidi dolci.
Sorrido a una piantana
Accesa:
Vuol essere il Sole
Nella mia cucina!
Ma cosa sto a fare qui, ancora?
Spengo tutto.
Non ci sono tappi di cera
Per impedirmi di sentire
Il silenzio
Blasfemo démone
Che mi vomita ricordi e sensazioni.
Intrappolato in questo corpo
M’aggomitolo
In attesa d'un gesto tuo
Che mi riporti in vita.
Evocami!
Anche per telefono!
Se no da domani
Ti parlerò sempre d’amore
Ma attraverso le sinapsi tue
In collegamento con l’Inferno.
Che poi
È sempre qua:
Al di là d’un viale di cipressi
Sotto stelle fredde.
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Mi piace quando parli di "esistenza vuota di te". Coincidenza proprio ieri dicevo la stessa cosa, come ci si senta vuoti senza la persona che amiamo accanto, e tutto prende un altro sapore, ma un sapore che non piace e il freddo che sentiamo dentro lo vediamo anche in ciò che ci circonda. L'ho sentita molto vera la tua poesia. Un bacio lu

il 30/11/2003 alle 20:45

E' proprio così, cara Lu.
L'assenza della persona amata accanto, sia che per poco che per tanto tempo, sono motivo di tristezza e di dolore: non colmabile.
E tutto sembra freddo. Anche il cielo.
Un bacio anche a te
Er

il 30/11/2003 alle 20:52

mi piace molto la tua poesia...
il freddo che sentiamo dentro
è l'amore che ci manca...
un saluto
dina

il 30/11/2003 alle 20:57

Hai perfettamente ragione, Dina.
Grazie per la lettura e il commento,gradito.
Un caro saluto
Er

il 30/11/2003 alle 21:21

Nella solitudine anche i gesti più semplici e quotidiani ci appaiono freddi ed inutili e la nostra vita un inferno di ghiaccio.
Profondamente triste ma altrettanto vera e tangibile, caro Er.
Ti auguro che i neri cipressi possano trasfigurarsi in profumate magnolie.
Un caro abbraccio
Gaetano

il 01/12/2003 alle 09:29

Ernesto...ben ritrovato! è un po che non entro in ph.
Certo, leggere la tua struggente solitudine anzi isolamento, lasciamelo gridare.... dopo aver letto queste parole familiari di J. Krishnamurti, beh non fa lo stesso effetto. Te le voglio donare.
La tua lirica è qualcosa di veramente bello ed originale!!!
"L'UOMO DEVE ESSERE SOLO. NOI SIAMO SOLI...
SOLO COLUI CHE E' COMPLETAMENTE SOLO E' INNOCENTE.
E' QUESTA INNOCENZA CHE LIBERA LA MENTE DAL DOLORE!"
Un caldo bacio d'inizio dicembre....
ac

il 01/12/2003 alle 14:50

Una bella poesia dove hai espresso con grande sincerità il senso di solitudine e di freddo interiore.
Le stelle non sono fredde sono soltanto lontane.
Per te *****
Carmen

il 01/12/2003 alle 14:59

Fanne una coperta di stelle di quel cielo freddo, avvolgi i tuoi sogni in manto soffice e regale, perche' anche da coltre di neve puo' sempre nascere un fiore a primavera.
Tanto ti auguro, ma cerca anche un po' piu' di serenita' nel tuo presente, perche' il cuore puo' amare tante e altre cose nella vita, anche quando non c'e' il fulcro di un amore tra due persone.
Non so' a quanto ti possa servire il mio punto di vista, ma te lo mando come brezza di vita, in quei momenti in cui il silenzio, la solitudine, sono un po' come un demone che ti "vomita" ricordi e sensazioni.

una buona settimana Er.

S.

il 01/12/2003 alle 15:18

Il cielo freddo non è solo meteorologia, ma anche ( se non sopratutto ) una questione interiore. La tua splendida poesia tratteggia benissimo questo " Cuore in inverno " ( per parafrasare il titolo di un noto film ). Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 01/12/2003 alle 17:45

gesti di sempre che il suono interrompe evocando fredde stelle..
molto bella e intensa Er,
un besito de luna

il 01/12/2003 alle 18:05

Un augurio che accetto.
Sai, caro Gaetano, la domenica sembra fatta proprio per incupirsi.
La solitudine, è vero, come dici tu amplifica i toni del dolore; ma anche il silenzio che mi inonda è un valido...strumento di tortura.
Un caro abbraccio
Er

il 01/12/2003 alle 19:41

Cara Cesca, ti invidio. Sprizzi gioia e forza da tutti i pori.
Ma in questo periodo il cielo è molto freddo, con me.
Un caro abbraccio
Er

il 01/12/2003 alle 19:43

Ti ringrazio cara Pippi. In effetti hai colto quello che volevo venisse percepito dal lettore.
E tu, animo sensibile, hai colto un velo di marcata disperazione.
Un bacio anche a te.
Er

il 01/12/2003 alle 19:46

Cara Albachiara!
Le parole che mi riporti non suonano altrettanto bene a me. Poteri replicare sostenendo che le può dire solo chi non ha provato la vera solitudine e il silenzio che è urlato dal vuoto esistenziale.
La si vive (la solitudine) come un qualcosa di imposto e questo la rende davvero pesante.
Occorre accettarla, lo so. Ma non è così semplice, come appare.
Sopratutto se non si ha davvero nessuno al mondo...
Un bacione
Er

il 01/12/2003 alle 19:50

E ti par poco?
Lo sguardo coglie (all'esterno) solo quel che si vuol vedere.
Un bacio
Er

il 01/12/2003 alle 20:05

Ti rin grazio, cara Sandra, per le affettuose parole e le belle sensazioni che imprimi, inviandomele. Le prendo tutte.
Ma, vedi! Il problema resta. Forse non so amarmi abbastanza o forse la situazione è complessa, complicata, antica, karmica.
Ma i problemi di "cuore" non si risolvono nè con matematizzazioni del dolore o della gioia nè con razionalizzazioni.
Ma...vallo a spiegare alle donne!!!
Un grazie e una buona settimana anche a te.
Un bacio
Er

il 01/12/2003 alle 20:09

Grazie caro Michele per il commento felliniano...
Hai inteso l'esprit della mia lirica. E tanto mi basta per appagare il mio animo solitario.
Un caro abbraccio
Er

il 01/12/2003 alle 20:11

Quando ho composto la lirica, la Luna non era ancora apparsa in cielo...
Forse è meglio: non l'ho legata a un momento di intensa solitudine...
Un bacio anche a te.
Er

il 01/12/2003 alle 20:12

Questa volta mi hai fatto ridere con il tuo "...vallo a spiegare alle donne!!!", ed io ti dico "Vallo a spiegare agli uomini!!!", cosi' ci capiamo sempre meno...scherzi a parte, mi chiami sempre Sandra (!) e qui' permettimi di correggerti Er, perche' e' molto semplice: MI CHIAMO SABRINA!!! E chi ha deciso il mio nome aveva splendide cose in testa, quindi ho il sacrosanto diritto e dovere di DIFENDERLO! Question d'honneur....

con simpatia,

!!!SABRINA!!!

il 01/12/2003 alle 22:47

...e tu sempre parlerai d'amore er,perche' tutto cio' che ti circonda e' pieno di lei,che e' parte di te insieme al tuo amore...grandissimo e le stelle fredde prova a guardarle attraverso il calore del tuo grande cuore...un bacio di sempre.

il 01/12/2003 alle 23:31

Perdonami, Sabrina!
Vallo a spiegare afgli uomini...
Scusa e un bacio.
Grazie ancora per il commento
Er

il 02/12/2003 alle 08:12

Proverò, mia cara!
Grazie per il commento e le suggestive espressioni.
Un bacio anche a te
Er

il 02/12/2003 alle 08:14

"Vuoto di te" Bellissimo!

il 29/03/2013 alle 16:35