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Utente eliminato
Pubblicata il 30/11/2003
Qual superbo insegnamento
dalla storia emerge.
Per chi abbia gli occhi
e vede.
Per chi ha le orecchie,
e ode.
Nel 64 ante
Era volgare,
l’ imperator Nerone,
alla capitale il fuoco
volle appiccare.
E tosto diede
responsabilitade
dell’orrendo gesto sconsiderate,
ai cristiani,
martiri e martirizzandi secolari.
E le persecuzioni furono atroci
e in pasto alle belve,
andorno i malcapitati.
Duemila anni dopo quasi,
dall’altra parte
del mondo conosciuto,
una strage infiamma le anime.
E’ lo mese
che lo sole attraversiede
la “Virgo” costellazione.
E noi uomini di
buona fede
anatemi tramandate,
ingiuriamo contro
i vili assassini.
Moderno Nerone
appica il fuoco alle coscienze,
e la ragione diviene cenere,
cosi’ come si vuole.

Occam"

PS: dedicata a chi non crede alle verita' di "comodo".......
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e la ragione diviene cenere
così come si vuole..
quanta verità in
queste parole
quanta cattiveria...e..
quanti Neroni... ancora..
purtroppo!

un salutone

nino

il 30/11/2003 alle 21:15

Ottimo spunto di riflessione nella tua poesia. Al rogo questi moderni Nerone!
***** Carmen

il 01/12/2003 alle 15:08