Mi sfugge
dagli occhi
il respiro.
Quei passi
agonizzanti
mi hanno abbandonato.
Crolla,
lenta.
Mi cade addosso
una montagna
innevata
di brividi.
Dove sono
i miei occhi,
adesso?
Ho le mani
congelate
da schegge
taglienti
del mio stesso ghiaccio.
Mi vedo
riflesso
attorno alle labbra,
le mie,
ancora spaccate,
che mi sollevano
mentre sprofondo.
Li chiudo,
ora.
Per un inutile
momento
di forza.
Prendo
il primo treno
per l'aria.