Occhi impazziti
senza colori,
come fiumi orfani
senza più nomi
lasciano parole
mandate in esilio.
Schiavi di un imperatore.
Si mostrano timorosi
al sole.
Son peccatori
di notte,
quando il cielo cinge la città
e le voci tornano
come fantasmi
della verità.
Senza pudore
van per le vie
Come lucerne
di una milizia
usurpano il trono
con un battito
di ciglia.