PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/11/2003
Un vetro non ti nasconde
ma m’impedisce di toccarti
ad un palmo dal naso
e mi manchi tra le mani
come una chitarra
che non suono più da anni.

Vorrei nutrirmi dell’aria
che esce dalle tue labbra
scolpite nella carne
d’un sogno col tuo nome
che mi chiama amore
e nel petto le batte forte
il mio cuore.

In due sotto lo stesso
ombrello aperto
con i colori dell’arcobaleno
sono verdi, rossi e gialli
questi giorni d’inverno
che lenti corrono verso l’estate
dando i numeri sul calendario.

Con gli occhiali da sole
mentre fuori piove
aspetto che esca dall’orizzonte
come un coniglio
dal cappello d’un mago.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)