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Utente eliminato
Pubblicata il 28/11/2003
Piove,
piove sulle campane
delle chiese,
piove sui cancelli
e sulle grate.
Piove sulle croci imbiancate,
piove sul mare in tempesta.
Piove sul vento,
piove sul garofano
di campo,
piove sulle messi d'oro,
piove sul ginepro.
Piove sui tuoi occhi
muliebri,
piove sulle anime liete
e quelle grevi.
E il cielo e' come
un nero imbuto,
tutto inghiotte
anche il mio pensiero.
Alla pioggia io m'abbandono,
allargo le braccia
sono il figlio del suolo.
Colgo un fiore
e lo immolo al cielo,
fradicio di pianto.
Piove sul mio volto
le lacrime si disperdono,
e sono solo.
Cantero' la mia canzone
per chi l'ascoltera',
mentre un tuono
copre il sussurro
del mio cuore d'oro.
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La pioggia come paradigma di tristezza ma anche come acqua che rigenera ( il simbolismo della tua canzone ). Poesia che mi è piaciuta molto. Complimenti e un salutone a te.
Michele

il 28/11/2003 alle 17:53

prrrrr.....!!!

il 28/11/2003 alle 22:34

prrrrr.....!!!

il 28/11/2003 alle 22:34

Sbaglio o questa tua ha qualche riferimento a "la pioggia nel pineto" di d'annunzio?... come musicalità e impostazione stilistica, basata sull'anafora del "piove su..." si avvicina molto a mio giudizio... bella, ritmata e molto godibile, zeppa di evocazioni e belle figure come "colgo un fiore/e lo immolo al cielo/fradicio di pianto"... trascinante nel suo ritmo man mano che si procede nella lettura...

il 28/11/2003 alle 23:07

Assolutamente d'accordo.
buon week-end
riff

il 29/11/2003 alle 12:03