PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 28/11/2003
Solo in riva in mare,
cammino tra le conchiglie vuote
e i rami secchi,
deposti come ornamento
sulla nuda, grigia sabbia.
E soffia il vento,
ma forse e' solo Eolo,
che empie le risacche
in mare aperto.
E l'onda minacciosa,
apre le fauci
quasi ad'inghiottirmi
nel suo manto.
Solo ora mi accorgo,
d'essere il fantasma
di me stesso.
Guardo ma non vedo,
ascolto ma non sento.
Piango ma non ho dolor
di dentro.
Ho perso,
me ne rendo conto....
Ma l'utopica speranza
e' l'ultima dea,
dalle trecce bionde
che affiora,
venusta dalle onde.
Io amero' l'idea,
sara' forse l'ultima bugia
che raccontero' al mio io.
Ma cosa fa?
Viene la sera,
e nell'ombra anche il mare
si serra.
E riposa.



Occam
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Posso venire a fare compagnia al tuo io, camminando con te sull'arenile? E se è il fantasma che di te lascia l'impronta, beh... manderò il mio fantasma a raddoppiar le orme...
La poesia è malinconicamente splendida, amico mio, sempre cola della tua estrema e dolce sensibilità...
Ti abbraccio stretto e ti sommergo con carezzevoli maree di baci salati, ;-)
archetto di luce colorata

il 28/11/2003 alle 10:37

E' giusto associare il mare malinconico e solitario al nostro stato d'animo triste e cupo, e tu l'hai fatto in maniera degna.
Bella e toccante occam.
;-)

il 28/11/2003 alle 10:40

malinconicamente struggente e bella, amico mio, ma perchè bisogna soffrire per scrivere poesie così?
un abbraccio
yama

il 28/11/2003 alle 11:17

struggente....un uomo in riva al mare, fa i conti con la vita......ho perso.... credo sia il risultato unico di questa partita, se non ci si racconta bugie...... dicono che la salvezza stia nell' -accogliere e accettare- e sembra che così i conti tornino.
un abbraccio al vento di mare
l'onda gigantesca del niente ci inghiottirà tutti.

il 28/11/2003 alle 17:06

Torno e ti ritrovo in un momento negativo, caro Lamberto. Ma forse non è così. Chissà perchè si associa sempre l'introspezione alla tristezza? Forse è dovuto alla nostra cultura, così proiettata verso il mondo esterno, da dimenticarsi del proprio punto di origine. La poesia è molto bella e struggente e le immagini sono affascinanti.
Ciao, Occam e non dimenticarti mai del tuo rasoio ! ;-)
Andrea

il 28/11/2003 alle 17:38

Hai ragione. Del resto io penso che gli 'altri' a cui ti riferisci non esistano. Tutti abbiamo realizzato qualcosa nella vita. Il problema sta nell'appurare che quello che abbiamo realizzato è quello che gli altri si aspettavano da te. E fra questi 'altri' ai quali invece mi riferisco io c'è anche la società in cui viviamo e la cultura da cui essa prende le mosse..

il 28/11/2003 alle 20:08

Un miracolo cancellerebbe l'utopia. Una POESIA degna del miglior OCCAM. 5
Ciaoooo
Cesare

il 28/11/2003 alle 20:36