I gatti saranno appena svegli
Nell'avvampare dei lampioni, stanotte.
Graziose belve superstiti,
Servi di carezze senza vero affanno.
I loro occhi di giada
Potrebbero ardere sulla scollatura
Della strega o della sposa,
Misteriosi pendenti da sera,
Nella prima notte d'amore spesa
Rileggendo parole sciupate
A forza di lacrime e saliva azzurrine.
I gatti correranno senza suono
Verso i sottoscala, settimo cielo impossibile,
Rievocando le antiche sei vite
Trascorse senza lasciare impronta alcuna
Se non nelle dure nebbie dei vicoli del Mito.
Certo è stupido il tempo, Micio.
Sette vite in un lampo di inquietante smeraldo,
Alla luce dei fanali di un eterno scorrere.
Gente distratta stasera.
Attento gattino! Attento!