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Pubblicata il 27/11/2003
Privò il rotondo cervello
del blue ornamento
d'un fardello di tristezza,
lasciò in un momento
la sua umana sicurezza
per compiere un saltello
verso l'approdo insicuro
dipinto dentro finte ragna/tele
di un pittore immenso
così simile al punto scuro
così pieno di consenso
da non averne nessuno
da parte di alcuno.

Gradì il suono dell'ukulele,
della dorata tromba e dell'arpa leggera,
d'ogni strumento invisibile od informe
vinse le indistinte potenti torme
suonate da una Madre Ineffabile
che si finse Dannata Megera
per gracchiare la Melodia Udibile.

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