Privò il rotondo cervello
del blue ornamento
d'un fardello di tristezza,
lasciò in un momento
la sua umana sicurezza
per compiere un saltello
verso l'approdo insicuro
dipinto dentro finte ragna/tele
di un pittore immenso
così simile al punto scuro
così pieno di consenso
da non averne nessuno
da parte di alcuno.
Gradì il suono dell'ukulele,
della dorata tromba e dell'arpa leggera,
d'ogni strumento invisibile od informe
vinse le indistinte potenti torme
suonate da una Madre Ineffabile
che si finse Dannata Megera
per gracchiare la Melodia Udibile.