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Pubblicata il 26/11/2003
marilla,
un nome dal suono dolce,
ma,
impronunciabile.
posso dire di conoscerti da molto
benchè,
forte è la mia convinzione
di aver carpito di te,
della tua persona
il primo dei veli che
come in un baco da seta
ricoprono una futura farfalla.
con sguardi malinconici
t'interroghi
su quesiti avvincenti
o sfiori l'erotismo
con parole auliche.
mai prevedibile
ma studi ogni tua mossa,
muovendo i tuoi passi
su sentieri che,
ormai la realtà
di diamanti taglienti ha cosparso.
restia nell'amare
chi è innamorato di te
e,
con occhi bagnati
di speranze
ti dice la parola proibita.
forte anche nell'annunciare una sconfitta
esprimi la tua invettiva al mondo
con movenze nervose
e occhi fissi.
parliamo, anche oggi,
e scopro
di volta in volta,
lati di te nascosti
quelle sfumature caratteriali
che affascinano spaventando.
e camminiamo
sotto stelle artificiali
e sotto pioggia vera
inzaccherandoci fino alle ginocchia
dicendoci che, è vero,
dobbiamo trovarci un pene".
spontaneamente.
e, tra un ritratto di Dorian Gray
e la vita di Rimbaud, informandoti di volere
un'amore irrazionale con Baudelaire
ci accompagnamo alla fermata d'autobus.
e, anche oggi
non abbiamo fatto niente
ma, è piacevole
fare nulla con te.
marilla,
un nome impronunciabile,
ma sicuramente
difficile da scordare.
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