rimango indifferente
a tutto ciò che è infinito
il mio pensiero
cercando di librarsi
nell'immenso
sbatte tra le quattro mura.
ora, uno sguardo veloce
fuori dalla finestra
capisco
ma non mi distraggo
e, intanto
porto alle labbra
una sigaretta
che, indolentemente accendo.
difronte a me
solo il bianco muro
che grazie al fumo
di zigrinature grigiastre
è contornato.
spaventosa la giustapposizione
dei colori in camera mia
cassetti blu,
con pomello bianco,
letto giallo.
io, lo avrei preferito nero.

bramo il momento
in cui uscirò da qui
respirando aria
appoggiando i miei piedi
su d'un manto d'asfalto
picchiata dal freddo improvviso.
lego la mia fantasia
per non farla viaggiare
convinta che,
una volta intrapreso il viaggio
difficile sarà il ritorno.

faccio una pausa, mi dico,
e...
rido al pensiero di me che,
mentre macchio questo foglio di parole
dicendo di dover fare una pausa dai libri,
stia Già facendo una pausa
stia Già viaggiando di fantasia,
il mio pensiero è ormai librato nel tutto
e l'infinito mi affascina.



ringrazio otto von bismarck che mi ha "imposto" di fare una pausa tanto piacevole