Sospinta dal vento
oltrepasso Messina
e lo Stretto.
Naxos e l’alta Taormina
sublime il mare
di celebrità mondiale,
affacciata su terrazze fiorite
di aranci e limoni,
sinfonia di profumo di pesce
appena pescato.
Approdo e
rincorro la nera Catania.
Rocce dove
uomini dell’età del Bronzo
ginsero per costruire
villaggi in zolle feraci.
Ritmi della geometria
su muraccioli a secco...
lambiti da tagli vivi e orridi,
cave profonde
sanguina il mio cuore.
Il gorgoglio sonoro
tra le gole
spezza pianto di ulivi
e carrubi.
Perchè è da qui
che voglio partire
con scena sublime del mare
e dell’Etna,
passo dalla storia
all’oscurità del tempo
in un’eterno moto circolare
delle acque smemorate
in luogo di necropoli.
Miele e insetti d’oro
sciamano per luoghi Iblei
dove pietre Anàktoron
aprono voragini
e compaiono stemmi
raffiguranti arnie e api
in resurrezione a Melilli.
Offro squarcio di me
in ardita forma,
scenografia di abbagliante
bellezza del mio corpo,
ricostruzione " viva "
nel cuore del mondo.
Alexia