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Pubblicata il 24/11/2003
Ti vedo d'opale
dal vetro, cantare,
infranto il solitario
del nudo dei rami,
forse pettirosso
o passero, oltre me,
chi ti circonda d'affetto
è quest'alba piovosa.
E tu, piccolo fiore,
come t'apri a chi ti bussa
la corolla? Prendi voglia
a un rotolare di petali
per la terra, nel vento
delle mani sbavate
di una lumachina.
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Espressione lirica piuttosto criptica o comunque con molteplici possibili riferimenti intimi. Ma non è particolarmente rilevante poiché la trovo di una delicatissima fattura, profondità, purezza, capace di suscitare (evocare) nel lettore una emozione specialissima di adesione piena e sensibile al vivente.
Un saluto caro a te.
Max

il 25/11/2003 alle 13:05

ciao Max........sempre profondi i tuoi commenti e meditati! Grazie


un caro saluto anche a te
Sulphur

il 25/11/2003 alle 14:16

quante bellissime e delicate cose ti ha detto Milord..( Max) e' un grande che entra nel segreto dell'anima per coglierne la bellezza..ed io che ti devo dire..che e' dolce, tanto dolce, che mi fa impazzire!

il 25/11/2003 alle 17:52

ciao bellissima.....


:-)

il 26/11/2003 alle 10:02