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Pubblicata il 24/11/2003
Guardavo da un cielo dipinto
l'omino da lunghi tentacoli
avvinto
la sua testa su un fosso a picco era
neri riflessi gridi di primavera
e sempre sedeva nel fosso
guardingo
e custodiva un elmo vichingo
l'elmo delle speranze
l'elmo delle vanità
l'elmo della vita
che viene e che va
l'elmo dei mali
l'elmo dei dispiaceri
l'elmo della vita
di domani e di ieri
e nei cupi
riflessi ballan le viole
i loro segreti
brucian nel sole.
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