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Pubblicata il 30/12/2001
Il ponte era già dietro di me,
e così il tramonto,
in un giorno qualsiasi
di quest'autunno
e più camminavo
più mi sembrava
di esser lontana dal cinema
dove mi aspettavano,perchè
già doveva esser tardi.
E le vie che così spesso
avevo percorso
ora mi sembravano sconosciute.
Una leggera foschia avvolgeva tutto.
Sembravo una creatura
della notte,
così,vestita di nero,seguivo il vento.
sembrava piuttosto che io guidassi il vento.
Non ero più umana,
ma un'entità oscura,
e un'anziana donna,vedendomi,
si spaventò
Non c'era posto in me per
la compassione,
godevo di quel suo spavento e timore
e sorridendo la superavo
con passo veloce.
E il cinema stava davanti a me,
come l'avevo sempre visto,
il vento mi accompagnò alla porta
e mi lasciò sola all'entrata,
dove ancora nessuno era arrivato,
poichè il tempo si era come
fermato,sospeso tra le stelle.
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