PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/11/2003
Si, io penso che entrambi abbiamo timore di quanto ci stà capitando
proprio perchè sia io che tu non abbiamo nella nostra vita che un affetto,
un interesse ed una vita da dedicare.
E' proprio questo che ci spaventa
ma che fa anche in modo di osservare,
di osservare attentamente tutto ciò che ci succede.
Ci guardiamo agire, provare sensazioni, sentiamo
che le emozioni e ci meravigliamo
sentiamo di avere nel cuore quello spazio per provarle,
eravamo convinti che tutta la nostra interiorità fosse completata e appagata
da ciò che faticosamente abbiamo costruito combattendo
contro tutti gli ostacoli di una vita dentro e fuori di noi.
Ma poi inaspettatamente e quasi incoscientemente abbiamo sentito una voce estranea
che diceva parole che suonavano così incredibilmente "nostre"
dapprima abbiamo relegato il tutto al caso
al tempo striminzito che abbiamo a disposizione,
alla lusinga che qualcuno si interessi a noi, senza chiedere nulla in cambio
se non di essere ascoltato e di ascoltare.
E perchè ci siamo detti "non ascoltare" quella voce così interessante e bella
le cose che dice poi, accidenti sono le cose che da sempre vorrei sentire
e quelle che mi ritrovo a dire poi sono anni che non le dico e non le penso neppure.
Quante volte sia io che te abbiamo avuto voglia di interromper tutto,
per non continuare a dire ed a pensare quelle parole così penetranti e affascinati,
ma proprio quel canto di sirena ha fatto in modo che continuassimo a sentirle
restando entrambi bene legati all'albero della nostra nave,
proprio perchè sconosciute erano le parole
e sconosciuto stava diventando anche il territorio dei sentimenti in cui ci siamo inoltrati
ascoltando quella voce suadente.
Pensare poi che la nostra stessa voce era percepita come canto irresistibile
e incantato ci ha fatto capire che non potevamo mettere via tutto in un cassetto
e continuare la nostra vita dimenticando o rifiutando di provare sentire ed amare.
Abbiamo iniziato ad usare questa parola dapprima con paura del suono e del significato,
bello sentirselo dire ma terribile dirlo,
impossibile sino ad allora anche solo pensare di amare qualcuno che non sia chi da sempre amiamo
ed a cui abbiamo delegato la nostra felicità ed il nostro futuro,
ma quella parola non sembra abusata se a dirla sei tu ed a sentirla sono io,
sentirmi chiamare amore da te e dire che ti amo diventa liberatorio
è come aprire la finestra a primavera o guardare un tramonto,
ci riconcilia con il resto della nostra vita,
un amore tutto al presente senza esigenze e pretese
senza progetti per il futuro o pretese di assoluto.
Ma che specie di amore è ..?
ce lo chiediamo ancora e penso che ce lo chiederemo a lungo,
perchè questo nostro amore sta diventando,
è diventato ciò di cui abbiamo bisogno
ha preso posto dentro di noi riempiendo tutti gli spazi liberi e che... il nostro cuore ha scoperto di avere.
La mia confessione è che questo amore esiste proprio perchè
di questo amore ho bisogno, ne ha bisogno il mio cuore
i miei occhi e la mia anima, o meglio quel la parte dell'anima
che credevo fosse ormai assopita o incatenata o peggio morta,
quella parte che non trova altrove corrispondenza.
Chiamami amore, brutto, inconcepibile, irrazionale inascoltabile, dannoso
o sconvolgente. ma amore, come io ti chiamo.


  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)
tla

sorrido e comprendo ...
... timore di dare un nome alle cose ...
ai sentimenti che ci pervadono nostro malgrado ...
scoprire la necessità di questa corrispondenza
(non ci si accorge di averne bisogno fintanto che
non la si incontra)
... forse questa più che una poesia è giustamente
una confessione ... racconta una storia ...
... simile ad una storia che potrei raccontare anch'io
e sai ... una pausa ... un dubbio ... una riflessione
nulla toglie a questi amori ... proprio perchè
riempiono gli spazi vuoti rimasti ... ci appartengono
... interamente ...
spero che ti chiami amore ... così come fai tu ...

un abbraccio
Gloria

il 29/11/2003 alle 12:49

Queste parole, fanno parte di un percorso di ricerca e di verifica le cui tappe e i cui modi e strumenti, sono sempre in divenire e mai scontati.
Addentrandosi nei reconditi meandri delle esperienze e delle sensazioni e avendo capacità e coraggio per farlo si scoprono continuamente scorci di carattere e di innate pulsioni che altrimenti resterebbero assopite forse per sempre.
E' indispensabile però, proprio perchè non tutto ciò che affiora durante questa ricerca è comprensibile ad una sommaria considerazione, muoversi con estrema cautela mettendo in conto anche scoperte poco rassicuranti.
Ciao
Sergio

il 02/12/2003 alle 08:56