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Pubblicata il 20/11/2003
Se mi vedo
alzo il bavero
come la siepe.
Lo sguardo non mi è indiscreto
affonda come l'elica l'aria
porta sepoltura ad un uccello dorato
l'atto di giocare, come chiede
di farsi esentare dalla pazzia quotidiana
quando il fiorire è lamento
e tenersi un cuore gravido
a commiato, sempre,
un'esistenza scoprendo
vada di doglie
nell'eterno.
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