Fosti presagio
povera goccia
di questo mio essere
avanti il tuo tempo,
calcinando me stesso
per assorbirti tutta
da una Lunaa lontana
tra la vita e il sogno di me
che ho fatto di un corpo inventato
per il mio misero ventre.
Qualcuno non crederà
che ho una lampada isomorfa
con lei, poi quasi spegne
insieme come l'orizzonte
al calare dell'onde e sgomento
rimpatrio con un gesto,
una dolce carezza alla mia bambina,
la povera goccia che mi stilla.