Carmen
La vita deve essere riscattata per distinguersi da una mera successione di attimi, e la moneta del riscatto non è univoca, e non si può mistificare.
In fondo il corpo malato può se vuole e se riesce
riposarsi al tepore dei sentimenti.
Questi tuoi versi sono una disincatata presa di coscienza della difficoltà di riconoscere e riconoscersi in valori, il protoplasma stanco, neppure lui è un fine, forse un mezzo una tariffa un pedaggio a sua volta...
Ciao Sergio
Una poesia concettuale, molto riuscita... forse davvero, quello che hai scritto, è il nostro destino... ricordo Gozzano che paragonò gli uomini a piccole formiche, rosse o nere. Complimenti davvero. Un caro saluto a te.
Michele
Alla fine i conti tornano e il prestito va saldato.
Un abbraccio fatalista
Cesare
Una piccola riflessione sull'esistenza. Ma una cosa è certa
attimo dopo attimo , una vita intera si consuma.
Ti ringrazio per il commento che mi hai scritto e
ricambio i saluti
carmen
La mia era solo una piccola riflessione sull'esistenza. In quel susseguirsi di attimi una vita intera si consuma, a ciascuno scegliere come...E se fosse tutto già scritto.. avremmo ben poco da scegliere
Ti ringrazio per il commento e ti invio un saluto
Carmen
E intanto, attimo dopo attimo, il tempo si consuma inesorabilmente "fino all'ultima sillaba
del tempo prescritto" . Cerchiamo almeno di utilizzarlo nel modo migliore. Bacione a te
Carmen
Sto rileggendo Gozzano ma in questo momento non ricordo il titolo della poesia di cui parli . Mi piace abb. come poeta e mi sono ispirata alla sua Nemesi in un'altra mia poesia. Pensa che ne I colloqui dice "Solo, gelido, in disparte, sorrido e guardo vivere me stesso". Si sentiva vecchio a venticinque anni!
Ti ringrazio per il commento e ti invio il mio saluto
Carmen
Hai ragione bisogna imparare ad essere fatalisti, è come avere una corazza.
Ti ringrazio per il tuo commento. Un bacio anche a te
Carmen
Ineluttabilmente bisogna saldare il conto, però è meglio non sapere quando.
Ti ringrazio con un abbraccio superfatalista
Carmen
Ma alla fine dei conti siamo sicuramente un po' meno che povero protoplasma.
Ti ringrazio per le tue parole
un abbraccio
carmen
La poesia è, forse, la sua più celebre " La signorina Felicita, ovvero la felicità " e, nella mia edizione ( BUR ), tale definizione si trova ai vv. 191-192... un caro saluto a te.
Michele
Questo pensiero mi ha profondamente commossa e ti sono vicina nel concetto che hai espresso.
Un bacio,
Giulia
Cara Giulia, ti ringrazio per il tuo commento e ti invio un bacione per la tua sensibilità
Carmen