Ho visto Icaro cadere
per colpa del calore
fra le onde del mare,
così di nascosto dal sole
ho imparato a volare.
Ho visto l'argento del firmamento
e con esso mi ha nutrito il deserto.
Giorno e notte
suonavo lo stesso concerto.
La mia musica poi
si è fatta debole
è divenuta incomprensibile.
Per me ha deciso la sorte
sulle montagne,
un viaggio contro il dio marte.
Vecchio
son morto sul muro del pianto,
ai profeti di Sefad
ho regalato l'ultimo mio canto.
Il vento.
Chiara