Inquieto, stanza buia, varco la soglia.
Cerco un filo di luce che i miei occhi sfiorerà,
piego il volto, colpito, abitudine.
Da muro a muro rimbalzo, labirinto di specchi neri,
mi giro, mi piace.
Uscita non c'è, l'uscita è l'entrata, uscita è la luce, passata.
Nuova passione per me, sbattere ancora, mi chiedo, mi dico, finchè volerò.
Sensibilità del vagare, credere di pensare, mi lascio sognare...
E ancora la luce, intravedo qualcosa, mi blocco poi corro.
Poi nuovo vetro, specchio e sole filtrano insieme..
Poi altro Scenario.