Ho perso i tuoi occhi di bimba,
Ignari, ma in fondo proiettati sui miei.
Contemplati e inseguiti per lunghi attimi
in essi ho cercato l'ultimo tassello che al mio spirito mancava per brillare di luce propria.
Svaniti, ne sfioro il motivo,
fatico a convincere me stesso,
piegato, ricordi e rimpianti.
Ho perso la voglia di scrivere,
il desiderio di te, la ricerca di noi due,
il sottile e soave filo che ci univa.
Con le nostre paure e le nostre meditazioni,
le bugie, le sincere ammissioni, i sussulti.
Ho perso la voglia di stupirti, consolarti e farti sorridere.
Ho perso.
Svanito come un'insensata nuvola d'inverno
trascinata da un soffio di tramontana è il nostro flusso.
Come svaniranno questa insignificante metafora,
queste inutili parole.
Avanti a me rimarranno, così sinceri e lontani,
i tuoi "occhi di bimba".