mi alzo
guardo fuori dalla finestra..
oggi è una brutta giornata
ieri sera,
difronte a lussuriosi bicchieri di piacere
ho pensato che non mi manchi.

ho parlato di te
veramente, per la prima volta.
chi mi ha ascoltato
ha pensato che tu sia pazzo
anche io lo penso
come fai a non volermi bene?
io ci sono, vivo
mi hai dato tu la vita.
inconsciamente sei diventato
il mio punto di riferimento
ma te ne sei andato
fregandotene
dimenticando il mio nome
confondendolo con altri quattro

sforzati,
per una volta,
ad essere presente nella mia vita
ad essere padre
da dieci anni hai deciso di non esserlo più
accetto la tua decisione
ma non la comprendo
non voglio.

ma come faccio a non mancarti?
non ho chiesto nulla
non ho chiesto di nacere
hai fatto tutto tu
e io
ne subisco le conseguenze
ho diciotto anni, lo sai?
ora,
non ho più bisogno di te
sono cresciuta sola, con le mie forze.
ho convissuto con la tua assenza.
sei un fantasma
ma ferisci le persone concretamente
non ti chiedo di amarmi
ma come fai a non riuscirci?
penso...
avresti potuto andartene prima,
avrei preferito non conoscerti
ma,
hai fatto tutto tu.

otto anni di deboli ricordi
annebbiano la mia mente
sono pronta a cancellarli
ma quanto dovrò aspettare prima di cancellarti?
aspetto.