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Pubblicata il 16/11/2003
Quand’ecco che il vento
Aulentissimo di cipressi
Mi porta il profumo
Antico, dopo la pioggia,
Greve stilla sul ramo.

Non son più chi fui,
Divento sperone di granito
Sul promontorio alpino e
Scorgo il lago a fondovalle.
Di più! Divento stella alpina,

Esile stelo proteso stagliato
Contro la volta turchina
Non mi vince il vento,
La bufera non mi avvince
Io sono flessibile.


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Questa chiamasi POESIA. 5
Essendo flessibile come stella alpina ritroverai te stesso.
Ciaooo
Cesare

il 16/11/2003 alle 19:49

Parole che si stagliano come personale prospettiva filosofica, di chi si osserva senza volersi forzare. La natura crea scenari aulentissimi e tersi nelle tue poesie, che gia' per questo mi trasmettono qualcosa di speciale leggendoti.

Molto bella,

S.

il 16/11/2003 alle 20:37

Camomillo amico mio..nn mi commenti da un po..
bella la tua poesia..
baci
Valnea

il 16/11/2003 alle 22:14