PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/11/2003
Eroi...
con il mitra a tracolla,
eroi...
di pace e di guerra,
eroi...
per il ventisette del mese,
eroi...
si gioca alla guerra:
se sparo tu muori,
se manco io muoio.
Eroi...
di odio e TNT imbottiti
qualcuno gli ha detto
paradiso t'aspetta.
Eroi...
il prezzo del greggio
val bene un eroe.

Marco.

Ammiro un solo tipo d'eroe: Quello che combatte con le bollette, che manda i figli a scuola, che va a lavorare, che s'inventa la vita. Per tutti coloro che la loro guerra è arrivare a fine mese, tra un litigata e l'altra, con i bottegai, l'idraulici, i meccanici...

Marco
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cuore di coniglio
se pensi ciò che scrivi fai solo ribrezzo
ti auguro:
che le tue bollette siano sempre più care
che i tuoi figli siano bocciati
che tu sia licenziato o, al meglio cass'integrato
che tu non arrivi mai più a fine mese
che bottegai, idraulici e meccanici sappiano dissanguarti a dovere
magari con l'aiuto di avvocati ed usurai
perchè questo è il destino giusto per un coniglio.

se invece tu non pensi ciò che scrivi ...
solo ti colga lo squallore in cui vivi e in cui vivono i tuoi pensieri

il 16/11/2003 alle 15:01

fra le tue righe...rabbia e,passato il momento,sicuramente nel profondo tuo cuore,anche...amore!!!
solo i ragazzi di 22 anni credimi sanno il vero motivo del loro eroismo.
un abbraccio per te

il 16/11/2003 alle 15:47

Mi associo tristemente e inevitabilmente ai commenti precedenti...

il 16/11/2003 alle 15:47

Io vorrei un attimo andare controcorrente e dire che secondo me si è parlato un po' troppo facilmente di eroismo. Certo, forse i termini della provocazione di Marco, in quanto tale, sono stati un po' eccessivi... quei ragazzi non sono di certo andati lì SOLO per spirito di volontariato, sono pur sempre militari che fanno la loro carriera e il fattore economico, putroppo, in questi casi è importante... per me un eroe è chi si "divincola" dallo schematismo del proprio compito, fa qualcosa che non riguarda il suo "officium", come poteva essere il pompiere che sale sulla torre gemella in crollo per salvare una vita o, per restare in tema "militare", Salvo D'Acquisto. Secondo questo principio, dovremmo raccoglierci per un minut tutti i giorni dell'anno, per chi eroe non è, sulla bocca di tutti, ma che lotta con la morte finchè può, disarmato e solo, dimenticato dai mondi che gli stanno sopra in classifica.

Non dimentichiamoci come e perchè sono finiti lì quei nostri connazionali, e non etichettiamo "se non sei con Bush, sei con Bin Laden", perchè è troppo facile.

Un dibattito del genere è un ottimo spunto per ripercorrere questi mesi che ci stanno facendo sapientemente dimenticare...

il 16/11/2003 alle 16:59

Mi associo ai commenti di Yama e Tina e altri che la pensano come me: questo è un mondo imperfetto: non tutti possono andare al lavoro, pensare solo alle bollette, tornare a casa, e guardare alla televisione "gli altri che muoiono" per garantire a te di non dover fare l'eroe! Se non ci fossero stati 200.000 eroi nell'ultima guerra mondiale, adesso tu forse non saresti libero di scrivere una poesia contro i soldati della TUA nazione...

il 16/11/2003 alle 17:45

Sai qual'è la differenza che esiste tra noi? Tra una settimana le tue lacrime, tanto generosamente versate DAVANTI ALLA TV, saranno ben asciugate; mentre il sottoscritto continuerà a fare a lottare per un mondo senza eroi.
Marco

il 16/11/2003 alle 17:59

se il tuo mondo senza eroi è pieno di sorci di fogna ti auguro di soccombere nella tua "presunta" battaglia.
conoglio era solo un complimento

il 16/11/2003 alle 19:37

ognuno è chiamato ad essere un eroe laddove si trova..l'importante è andare a fondo a quello che ci si presenta davanti e che ci 'prende' personalmente: tutto il resto sono menate!
ciao eroe!
miriana

il 16/11/2003 alle 22:39

su cio' che tu dici per altre nazioni potrebbe essere
la verita' ma in questo caso debbo bacchettarti.
fra quei ragazzi c'e gente con figli con mogli
gravemente malata e l'unico modo di guadagnare
soldi per cure costose e operazioni costose sono
queste maledette operazioni di PACE .
molte di queste persone sono eroi 2 volte, se poi
c'e chi specula su questa guerra DIO gli renda
il dovuto. i militari non sono tutti dei guerrafondai
visto che in democrazia essa non esiste.
un saluto

il 16/11/2003 alle 23:31

Bella mi è piaciuta,bravo.Non c'era bisogno secondo me del commento finale....lasciali stare questi moralisti del cazzo....hai detto bene con la tua risposta a YAMA.è solo una moda che passerà versare le loro lacrime così kitch...che tristezza!!!la tua poesia è il ricordo più bello di quei poveri ragazzi morti,ammazzati due volte dalla retorica patriottistica!

il 16/11/2003 alle 23:37

E ti ringrazio, perchè sei l'unico che ha capito il vero senso del mio scritto. Questi moralisti della poltrona davanti alla TV, sono la peggio feccia che la ns società ci offre. Davanti alla morte, cappello! Ma il credere che i ns militari siano andati in Iraq per portare giocattoli ai bambini, è una stupidaggine. Non ho colore politico, e dico sempre quel che penso, ma la pena che provo di fronte alle 18 bare è superiore alla loro ipocresia. In uno stato, in un mondo, di diritti non si dovrebbe andare a cercare uno stipendio con il fucile a tracolla, mai. Questi erano italiani come noi, d'accordo; ma di fronte alla morte non esiste differenza tra un italiano, un senegalese, un tibetano, un ceceno, un afgano... Le frontiere le abbiamo inventate noi, la terra è nata intera.
Una stretta di mano.
Marco

il 17/11/2003 alle 08:47

MI PIACEREBBE VEDERE SE AVRESTI "L'EROISMO" DI RECITARE QUESTE IGNOMINIE DOMANI MATTINA DAVANTI A QUELLE 19 FAMIGLIE!!

il 17/11/2003 alle 08:54

Hai toccato la nota saliente del mio scritto, uno dei motivi importanti della mia provocazione, nonchè incazzatura, è quello che in uno stato di diritto non dovremmo cercare lo stipendio mitra in mano, per curare i nostri cari. Lavoro, lavoro, lavoro! Ed i padroni del vapore dovrebbero garantirlo a tutti, non offrire uno stipendio per fare la guerra. E' questo che non riesco a capire. Le cure costose... ma la sanità non dovrebbe essere un diritto? E la famiglia, non dovrebbe avere il sacrosanto diritto di averti accanto? Oltre la malattia, la lontananza? E dai...
Marco

il 17/11/2003 alle 09:46

Io invece MI auguro che tu sia figlio unico, il perchè mettilo da solo. Al proposito: ho letto la tua ultima poesia, domandina: Già asciugate le lacrime?
Marco

il 17/11/2003 alle 09:51

Grazie. La mia provocazione non voleva essere assolutamente una mancanza di rispetto verso quei poveri ragazzi, ma una difesa. Era la loro guerra? Era indispensabile? L'ONU che parte ha fatto? Un eroe è anche chi dice no, a tutto questo. "Usi l'obbedir tacendo" non fa per me, però vorrei capire il perchè nessuno piange quando un bimbo muore di fame, bimbo inconsapevole (lui si!) e vittima reale di qualunque stato appartenga. Cazzo! Certo: Onore ai caduti! Ma non per questo dobbiamo nascondere la loro consapevolezza di quel che facevano, ed il perchè. In India la dittatura inglese è crollata sotto le parole di Gandhi, in Russia il comunismo è stato spazzato senza sparare un colpo. In Iraq il petrolio aveva fretta. Cazzo!
Marco

il 17/11/2003 alle 10:03

Credo non sia stata data la giusta interpretazione a questa tua "VERITIERA "poesia e a coloro che così negativamente ti hanno commentato vorrei pregarli di rileggerla con attenzione e .......meditare su di essa.
Con vero dolore anch'io piango questi morti ma non solo loro ... ma anche per coloro che appartengono ad un mondo cosi' lontano da noi e che come noi hanno i nostri stessi diritti alla vita.....condivido il tuo pensiero.....GABRIELA.

il 17/11/2003 alle 10:20

Rispondo a te, tra i tanti, facendo un' eccezione. Ho pescato nel mucchio, e ti dico:
Non dovrei essere io, stamani, a vergognarmi, ma lo stato. Uno stato (bada: non importa condotto da chi, Berlusconi o D'alema farebbe lo stesso, storia docet) che manda a morire i suoi figli consapevole di farlo, uno stato che ha ripudiato la Costituzione, uno stato che non permette al suo popolo un lavoro sicuro. Ma vogliamo scherzare? Eroi... chi? Se leggi bene la provocazione mi riferisco a tutte le parti: la coalizione con il mitra in mano, gli altri imbottiti di dinamite e d'illusione paradisiaca. Ricorda che le grandi dittature degli ultimi 50 anni (Russia, India ecc.), sono state sconfitte a colpi di democrazia, non di fucile. Onore e cappello ai caduti, ma nessuno mi venga a dire che erano in Iraq per far giocare i bambini. La civiltà mondiale dovrebbe ripudiare ogni forma di guerra, sempre, invece di piangere poi lacrime coccodrillesche. O no? Un'ultima cosa: stasera io sarò ad offrire da mangiare a chi ha fame, tu e gli altri ministri del pulpito del coraggio, dove sarete?
Marco

il 17/11/2003 alle 10:24

Mispiace, ma non riesco a giudicare quei poveri carabinieri degli eroi.
non possono essere eroi delle persone che sono lì per soldi, per comprarsi la macchina nuova, per lo scooter nuovo... e ne conosco tanti partiti per questo.
pochi di loro danno il reale valore alla missione.
Allo stesso modo non ho capito perché hanno definito eroi i morti delle torri gemelle... pace alle loro anime... ma a mio modo di vedere non sono eroi.
secondo me si sta solo perdendo il significato del termine.


Francesco

il 17/11/2003 alle 11:04

Grazie Veronika. Hai ragione: in questo sito ci sono molti chattisti mascherati da poeti. Basta leggere i loro commenti ad una penna rosa: il sublime fascino della tua poesia... magari era una puttanata incredibile! Da questi ippopotami travestiti non attendo altro se non il loro trogolo.
Un bacio anche a te.
Marco

il 17/11/2003 alle 12:32

Non me avere, ma dei due credo che dovresti essere tu a leggere la storia. Inoltre ti suggerisco di rileggere Eroi e le mie risposte ai commenti, chissà se riuscirai a capire.
Marco

il 17/11/2003 alle 12:36

Grande, Marco. Resisti alle critiche. Ho letto i commenti (alcuni veramente disgustosi!) e alcune tue risposte. Hai il mio pieno appoggio, e non starò qui ad argomentare, sei già stato chiaro. l'unica cosa (però ne capisco il senso) che hai scritto e sulla quale dissento è quell'onore ai caduti che mi suona veramente strano. Quello che questa gente di questa dolcissima casa NON sa o NON vuole sapere è che noi siamo in IRAQ senza alcun mandato internazionale. Non siamo la a fare la PACE, ma a fianco di quelli che tecnicamente sono eserciti INVASORI (USA, GB). Siamo alleati a di invasori in una guerra ILLEGALE... contro ogni principio costituzionale. Mandiamo dei VOLONTARI come carne da macello, con la speranza di passare inosservati nel confronto con i più agguerriti americani. Tanto, male che vada, si potrà cavalcare la retorica nazionalista e patriottica che (come dimostrato anche dai commenti in questo sito), alimentata dalle lacrime (di coccodrillo) televisive. Anche i Russia ci sono stati dei martiri (NON VOLONTARI), ma era (come questa) una guerra sbagliata!

RESISTI!

il 17/11/2003 alle 12:38

A 22 anni non si deve morire per uno stipendio, mai. Tralasciando l'ideali che, in questo caso, non riesco a vedere.
Marco

il 17/11/2003 alle 12:38

Ed io mi auguro che tu abbia letto le risposte ai commenti, oltre a quello che ho scritto oggi: ipocriti eroi, poi rispondimi ancora. Forse cambiarai parere e tono.

il 17/11/2003 alle 12:41

Diversamente non ti associo a nessuno, sarebbe bruttino, non trovi? Rileggi i commenti, e ragiona un pò con la tua testa, se puoi.
Marco

il 17/11/2003 alle 12:43

Perchè, dimmi: perchè? Eroe, come ho già scritto, sta anche nel dire no. Ripeto: non ce l'ho con nessuno, ma se devo fare il tifo, lo faccio per la pace. E nessuno mi venga a dire che la pace nasce dalle ceneri della guerra, per favore. I ns militari erano, o non, consapevoli del rischio che correvano andando in Iraq? Cosa vuol dire Forza di Pace? Non esiste proprio il modo di sconfiggere una dittatura democraticamente? O siamo anche noi la polizia del mondo? Perchè nessuno scrive che ogni giorno MILIONI di persone muoiono di fame? Inconsapevoli, inconsapevoli, inconsapevoli... Da circa 8o anni un paese, culturalmente evoluto ed in pace, è stato distrutto. I figli di quel paese sono stati costretti ad emigrare altrove, chi è rimasto è tutt'oggi vittima delle più inumane angherie. Un caso tra i tanti, sia chiaro. E la Forza di Pace, dov'è? Già...nel Tibet non c'è petrolio. Un'altra domanda: è giusto morire a vent'anni per uno stipendio? L'ultima: e se lo stipendio era di 700 Euri al mese, chi ci andava?
Onore a tutti, sia chiaro. Ma onore alla verità.
Marco

il 17/11/2003 alle 12:55

Dimmi, eroe dei giorni nostri, che fai nella vita? Si fosse tutti eroi della bolletta, non ci sarebbero cannoni, nè Oto Melara.
Marco

il 17/11/2003 alle 12:59

Tu sai, Gabriela, che soffiando sul collo della gente otteniamo delle reazioni violente; forse perchè la maschera gli cade.
Grazie per il tuo bel commento.
Marco

il 17/11/2003 alle 13:04

Non tutti per i soldi, la cultura della guerra, nell'uomo, è un serpente duro ad estirpare. Quello che mi fa arrabbiare è uno stato, non importa governato da chi non cambierebbe nulla, dove non può offrire un lavoro sicuro e manda i suoi ragazzi a morire.
Marco

il 17/11/2003 alle 13:08

Tutte le guerre, le prese di potere, le rivoluzioni armate, sono sbagliate. Tutte!
Marco

il 17/11/2003 alle 13:11

ma no, dai. Tu avresti ragione, e mi piacerebbe poter vivere quel mondo, se esistesse un uomo "Nuovo", capace di lavorare, vivere, amare per la felicità. Di tutti. Ma ancore questo uomo nuovo bisogna costruirlo, ma per arrivarci (purtroppo) sarà necessario passare a litri e litri di sangue. Non bello, ma inevitabile. Non lo auspico, lo preconizzo. E se guardi indietro non puoi non vedere la Storia con tutta la sua drammaticità... e allora mi dispiace dirtelo, ma io sto con i servi che si ribellano, gli schiavi che insorgono, i contadini senza terra che si armano. Io sto con gli oppressi perchè esistono gli oppressori. E se l'evoluzione delle rivoluzioni che hanno socnvolto il mondo dal XVIII secolo in poi può non essere stata quello che gli stessi rivoluzionari si immaginavano, deve essere altrettanto chiaro che se oggi possiamo parlare, esprimerci e fare POLITICA è grazie (anche) alle teste che sono state tagliate a Parigi nel 1789. Il mondo non sarebbe andato avanti nella stessa maniera, se clero e aristocratici non fossero stati ridimensionati in QUELLA maniera! Deprecabile ma inevitabile, per tutta la sofferenza che era stata seminata. Più o meno quello che stiamo facendo oggi, senza neanche rendercene conto.

Comunque sono con te... anche se tu non sei con me.

il 17/11/2003 alle 14:15

hai ragione ma se debbo operare nio figlio e'
l'unico modo per farlo avra' pensato qualcuno
visto che tanti eurini non si guadagnano dalla sera alla mattina .Questa e' disperazione alla pari di colui che fa' salti mortali per arrivare a fine mese
un saluto e ricorda la vita e' sempre bella finche'
respiriamo anche se delle volte vorremmo non esserci

il 17/11/2003 alle 18:40

hai ragione ma se debbo operare nio figlio e'
l'unico modo per farlo avra' pensato qualcuno
visto che tanti eurini non si guadagnano dalla sera alla mattina .Questa e' disperazione alla pari di colui che fa' salti mortali per arrivare a fine mese
un saluto e ricorda la vita e' sempre bella finche'
respiriamo anche se delle volte vorremmo non esserci per colpa delle maledette guerre.

il 17/11/2003 alle 18:40

hai ragione ma se debbo operare nio figlio e'
l'unico modo per farlo avra' pensato qualcuno
visto che tanti eurini non si guadagnano dalla sera alla mattina .Questa e' disperazione alla pari di colui che fa' salti mortali per arrivare a fine mese
un saluto e ricorda la vita e' sempre bella finche'
respiriamo anche se delle volte vorremmo non esserci per colpa delle maledette guerre, o di altre problematiche.

il 17/11/2003 alle 18:41

caro eroe..facile criticare lo stato ladro e chi fa politica!

se sei così bravo a capire cosa vuol dire 'pace', alle prossime elezioni ti prometto il mio voto!
io intanto mi 'ci immerdo' fino al collo nella politica: e non per una vana gloria, ma perchè ci credo davero di poter rendere più umano il luogo dove sto.

ma questa non è solo mia bravura! è perchè ho degli amici che in continuazione destano il mio interesse per quello che mi succede attorno: e credimi, non sai quanta fatica questo comporti talvolta!
perchè non sempre è immediata la grandezza delle piccole opere che ti è concesso di realizzare!

l'attentato sinceramente mi ha colpito personalmente: perchè difronte a quanto accaduto la domanda che sorge spontanea è che cosa voglia dire la parola 'pace'.
quello che più mi è rimasto sono le storie di quei militari che nel luogo in cui erano offrivano la loro umanità anche difronte ai bambini.
perchè è facile appendere le bandierine, ma il terrorismo vuole proprio destabilizzare ogni certezza e ogni speranza di 'costruttività'.
ed è un bel problema da affrontare perchè coivolge e richiama anche noi che rimaniamo nella nostra piccola casa: a volte anche il lavoratore può concedersi una maggiore consapevolezza alzando la testa e capendo che il quello che costruisce tutti i giorni è strettamente legato a come 'gira' il resto del mondo!

ma probabilmente avrai modo, col tempo e con l'esperienza, di capire meglio queste cose (che non penso di averti saputo spiegare un granchè bene)

nel frattempo

vota per miriana!

il 20/11/2003 alle 00:44

Anzitutto ti do una prima brutta notizia: non ti voterò. Seconda notizia poco simpatica: ho 47 anni, e vissuti tutti, non riesco ad immaginare quale altra esperienza alludi. Premesso questo, ti rispondo: io non critico, ne mai l'ho fatto, lo stato e chi lo dirige. Non sono di sinistra, e neppure di destra; tanto meno sono un estremista. Però se essere una persona preclude il poter esporre le proprie opinioni, allora... Ti deludo ancora, di fronte alla morte mi tolgo il cappello, se poi ruba la vita a 19 ragazzi m'inchino in preghiera, però m'incazzo un pò. Miriana si è parlato di ragazzi che avevano necessità di curare la moglie (o i figli) malata, per questo erano in missione, per guadagnare un pò di più. Ed io m'incazzo: primo, la sanità è un diritto ed uno stato civile dovrebbe assicurarla a tutti (attenta: ho detto stato, non importa da chi guidato), con quale risultato, poi? Oltre malata, pure vedova! E dai... Secondo, non volermene, non credo alla guerra umanitaria. I nostri soldati non sono in missione per regalare giocattoli ai bambini, credere a questo si rasenterebbe la coglioneria. Terzo: tu fossi una irachena, chi sarebbero i terroristi, e chi l'eroi? La verità è una sola: la guerra è malvagia, la guerra è potere politico, la guerra è potere economico. Domanda: non credi che un bombardamento mediatico costante avrebbe dato risultati migliori? Ed i nostri ragazzi sarebbero a casa loro, vivi. Ho pianto per quei ragazzi, come piango per la morte di ognuno di noi (noi popolo terrestre), ma la mia commozione maggiore, scusami, va per chi domani mattina non si sveglierà, perchè di fame e di stenti non si vive. Con una piccola differenza: quest'ultimi non hanno scelto di morire di fame. E questa, da qualsiasi angolo la puoi guardare, è la verità. Fai bene a fare politica, nel frattempo, per rendere più umano il luogo dove vivi, alla prossima richiesta di aiuto che ti faranno, frugati! Invece di accellerare il passo.
Dopodomani andrò a votare anch'io. A chi andrà il mio voto proprio non lo so, però conosco il seggio: Centro Donatori di Sangue Fratres.
Marco

il 20/11/2003 alle 02:19