In tenebra,
tra monche stelle
e nuvole
in ipnotico sabba,
consegno me stessa
al tuo insostenibile
non esserci
Scivolo fuori
dalla mia pelle stracciata
depositandomi, vuota,
su liquide tracce di te
abbandonate -ieri-
a destra del mio cuscino
Tento di sporcarmi
ancora,
e di nuovo,
d'amore biancastro
ormai irreparabilmente rappreso
Infine mi offro,
nuda,
alle nostre patetiche
ipotesi
E non mi resta che baciare
il tuo ricordo
con labbra di lacrime
e lingua sola