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Pubblicata il 13/11/2003
La bufera ti spazza di dosso
ceneri e lapilli perchè una luce
possa scolpirti per sempre
sulla piatta superficie dell'istante.
Vapora lento un afflato di femminilità
e ne sei circonfusa, ma non basta
alla tua semiosi levatrice di significati
che tacciano d'inutile
ogni più umana necessità.
Esser lì o non essere poco importa
a chi non crede all'esistenza dello spazio.

Poi sorge implacabile nugolo di strali
al tuo entrare nella mezzaluce del ricordo.


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Grazie infinitamente. Pensavo fosse incomprensibile... invece.

il 13/11/2003 alle 18:51